E’ sufficiente un singolo foro mal sigillato per far penetrare l’acqua nella parete. Il risultato? Danni da umidità.
In questa intervista, l’ingegner Christian Frey della Ricerca & Sviluppo del Gruppo fischer ci spiega come il nuovo tassello fischer DuoSeal risolva il problema, come è nato e come abbia dimostrato la sua tenuta anche nelle condizioni più estreme!
Christian Frey è un ingegnere meccanico specializzato in tecnologia delle materie plastiche che lavora nella Ricerca & Sviluppo del Gruppo fischer dal 2016.
Oltre che allo sviluppo del nuovo DuoSeal, ha lavorato al progetto di fischer DuoBlade il fissaggio per cartongesso entrambi della gamma fischer Duoline. L’ingegner Frey trae il suo know-how da un lato dalla sua formazione ed esperienza professionale dall'altro dalla sua esperienza pratica: ha infatti completamente ristrutturato una vecchia casa da solo testando e installando, centinaia di tasselli.
Il DuoSeal è il nuovo tassello bi-materiale con una caratteristica innovativa: è l’unico tassello “leggero” in grado di evitare le infiltrazioni di acqua attraverso il foro.
Infatti, il particolare design del DuoSeal abbinato alla speciale vite in acciaio inossidabile, impermeabilizza il foro di fissaggio eseguito in superfici piastrellate, anche in corrispondenza delle fughe, prevenendo danni strutturali al materiale di supporto.
La tenuta alla penetrazione di acqua e umidità (e ovviamente ai carichi) è testata e garantita in presenza di una membrana di impermeabilizzante fra il supporto e la superficie piastrellata su qualsiasi tipo di supporto (dal calcestruzzo alla lastra di cartongesso).
A beneficiare di queste particolari caratteristiche del DuoSeal sono tutti gli ambienti dove è forte la presenza di umidità e dove le superfici sono spesso bagnate, per esempio i bagni e principalmente i box doccia.
DuoSeal permette di isolare ilfissaggio senza alcuna lavorazione aggiuntiva.
Quello che in fischer intendiamo per innovazione è portare all’utilizzatore finale prodotti dal sicuro funzionamento, facili da installare a prova di errore.
Ingegner Frey, come è nata l'idea di sviluppare un fissaggio come DuoSael?
Il fattore decisivo è stata la nuova norma DIN 18534, entrata in vigore a luglio 2017.
In base ad essa, i fori non dovrebbero essere praticati nelle pareti o nei pavimenti in aree umide o bagnate se non sono sigillati nel rispetto della normativa e …sul mercato non c'erano soluzioni per ovviare al problema.
Artigiani e hobbisti devono infatti avere la possibilità di fissare oggetti a una parete in qualunque momento, che si tratti di accessorio nella cabina doccia, della cabina doccia stessa o di un portasciugamani accanto al lavabo. In fischer prestiamo sempre attenzione ai bisogni dei Clienti e abbiamo capito che serviva dare una soluzione.
La DIN 18534 descrive specificamente la sigillatura degli interni, ovvero dell'area sanitaria ed è quindi ugualmente rilevante per idraulici, piastrellisti, progettisti e architetti.
Poiché non tutte le aree di ambienti bagnati o umidi come bagni domestici o presso locali pubblici, lavanderie, cucine, spogliatoi, saune e in generale di ambienti rivestiti con piastrelle, mattonelle o ceramiche - entrano in contatto con l'acqua in uguale misura o con uguale frequenza, lo standard distingue tra diverse classi di esposizione all'acqua che determinano le condizioni applicabili.
W0: Bassa esposizione all'acqua. Superfici che occasionalmente entrano in contatto con spruzzi d'acqua come ad esempio le pareti del bagno fuori dalla doccia o lo spazio del pavimento in un bagno per gli ospiti.
W1: Esposizione moderata all'acqua. Superfici che entrano in contatto con spruzzi d'acqua ma non devono sopportare l'acqua accumulata come ad esempio le pareti sopra le vasche da bagno o nelle docce e le aree del pavimento lontane dalla zona doccia nel bagno.
W2: Elevata esposizione all'acqua. Superfici che vengono spesso a contatto con spruzzi e acqua industriale e devono anche resistere all'accumulo di acqua come ad esempio docce di impianti sportivi o piscine, aree a pavimento con scarichi o docce a filo pavimento.
W3: esposizione all'acqua molto elevata. Aree esposte a spruzzi d'acqua e/o acqua industriale molto spesso o per lungo tempo. Ad esempio, aree nell'area circostante di piscine, cucine commerciali, lavanderie.
Perché i fissaggi che andavano bene in precedenza non sono più adeguati?
È chiaro che il problema di sigillare i fori nelle in ambienti umidi esisteva anche prima della DIN 18534. Tuttavia era meno rilevante di oggi. Ciò è dovuto da un lato ai cambiamenti nei metodi di costruzione e dall'altro a un cambiamento nella consapevolezza del problema.
In passato si costruiva su pietra e materiali molto solidi, oggi ci sono più case prefabbricate e costruzioni con tramezzi dove spesso si usano materiali da costruzione con base in gesso. L'umidità può portare rapidamente a una perdita di stabilità in questo caso. Inoltre, prima della norma non c'era una regolamentazione su come sigillare un foro. Per lo più è stato usato il silicone. Tuttavia, questo non ha garantito la completa sigillatura del foro. In senso stretto, il silicone non è nemmeno un sigillante, ma un giunto di manutenzione che dovrebbe essere rinnovato ogni cinque anni e non può essere utilizzato senza un' ulteriore sigillatura.
In cosa differisce l'applicazione con un fischer DuoSeal?
Per l’installatore, idraulico o hobbista si differenzia solo per il fatto che non sono necessari materiali o ausili aggiuntivi per la sigillatura. DuoSeal è una soluzione composta da un tassello e da una vite. Il montaggio funziona come per un normale fissaggio: si pratica il foro, si inserisce il tassello, si fissa l'oggetto con la vite, si stringe ed è fatto!
Sembra una soluzione semplice per un problema complicato. È stato così facile sviluppare il prodotto?
Certamente non è stato facile, ma è stato molto emozionante. Lo sviluppo, dall’idea al lancio sul mercato, ha richiesto circa quattro anni. Abbiamo realizzato tra 25 e 30 campioni diversi fino a quando non abbiamo ottenuto il miglior risultato. La particolarità è stata osare di avventurarci in un ambito completamente nuovo con questo tassello. Perché siamo specialisti del fissaggio, non specialisti della sigillatura. L'intero processo di sviluppo è stato quindi caratterizzato da uno scambio continuo con esperti e utilizzatori del settore delle guarnizioni e sigillature! Così mi sono venute quattro o cinque idee di base su come progettare il prodotto. fischer DuoSeal è stato creato attraverso numerosi passaggi fatti di tentativi, test e aggiustamenti.
Come è fatto DuoSeal?
A prima vista, si potrebbe supporre che una componente chimica sia necessaria per ottenere l'effetto sigillante. Il problema in questo caso sarebbe, tuttavia, sarebbe la funzionalità
Un componente chimico, infatti, richiede un certo tempo di asciugatura, che avrebbe comportato una certa incertezza nella fase di applicazione. Inoltre, non esiste un materiale che possa gonfiarsi e sigillare allo stesso tempo. E infine un prodotto chimico ha una scadenza.
Ecco perché abbiamo cercato una soluzione diversa con impiego di nylon.
Tuttavia prima di trovare il materiale perfetto abbiamo fatto decine di tentativi.
Cosa c'è di speciale nel materiale e come funziona il tassello DuoSeal?
Il componente grigio usato per DuoSeal non è lo stesso che usiamo di solito per altri tasselli. Si caratterizza per la sua elevata scorrevolezza. La combinazione con il componente rosso, che consiste in una plastica solida e non scorrevole e con la speciale geometria del tassello, consente di ottiene l'effetto desiderato.
Proprio per la pressione della vite durante l'avvitamento, i materiali vengono spinti verso l'esterno e la plastica grigia scorre, per così dire, nelle cavità del foro. Durante il serraggio, la pressione aggiuntiva è trasferita alla plastica grigia dal componente rosso stabile, in modo che si annidi anche nell'ultimo piccolo incavo del foro.
Un' ulteriore sicurezza funzionale è fornita dall'ampio bordo del tassello, che funziona come una rondella di tenuta, e dalle nervature sul corpo del tassello per compensare le irregolarità più grossolane del foro. Non importa, per esempio, se è stata usata una punta nuova o vecchia per praticare il foro. Ciò che conta, tuttavia, è l'uso della vite corretta. Per questa ragione quindi viene sempre fornita con DuoSeal.
Come siete riusciti a garantire che il tassello mantenga ciò che promette?
Prove, prove e ancora prove! Anche durante lo sviluppo, noi della fischer abbiamo effettuato molti test interni, ancora e ancora, per quanto riguarda l'applicazione e la tenuta. Quando siamo stati sicuri di aver raggiunto il nostro obiettivo, abbiamo voluto far testare la tenuta e funzionalità da un istituto esterno e indipendente specializzato in sigilllature.
Come si è svolto il test?
In modo estremo. Perché anche se nella norma sull'impermeabilizzazione sono definite diverse classidi esposizione all'acqua, esiste un solo metodo di prova specificato - per la classe di esposizione all'acqua più alta che è la W3.
Secondo la norma un foro può essere praticato solo in aree fino a W1. Tuttavia, poiché non esiste una procedura di test ufficiale per W1, non avevamo altra scelta che far testare il DuoSeal secondo i requisiti W3 !
Quali requisiti ha dovuto soddisfare DuoSeal nel test W3?
In primo luogo, il test della doccia continua. Questo significa che il tassello installato è stata spruzzato con acqua calda e fredda alternativamente per 1500 cicli: un minuto di acqua fredda a 10 gradi, un minuto di pausa, un minuto di acqua calda a 60 gradi e un altro minuto di pausa - questo ha simulato 100 ore di doccia. Un altro test è stato utilizzato per verificare l'impermeabilità di DuoSeal all'acqua. Per questo, il tassello doveva resistere a una colonna d'acqua di 20 centimetri per 28 giorni. Si tratta di test estremi e di condizioni che non si verificano in pratica in una famiglia normale. Eppure DuoSeal li ha superati senza problemi, dove altri ancoraggi e soluzioni hanno chiaramente fallito nei test comparativi.