Bonus Infissi 2025: come funziona la detrazione

Il Bonus Infissi 2025 consente di ottenere una detrazione sulle spese sostenute per l’acquisto e l’installazione di nuove porte e infissi con l'obiettivo di promuovere il risparmio energetico.

Il Bonus, introdotto per la prima volta con la Legge 34 del 2020 (Decreto Rilancio), è stato confermato dalla Legge di Bilancio anche per il 2025; tuttavia, ci sono alcune novità rispetto agli anni precedenti: il rimborso del 50% è garantito solo per la prima casa, mentre per le seconde abitazioni l’aliquota scende al 36%. Ecco una guida che illustra i requisitivi per accedervi e le modalità di richiesta di questa agevolazione.

Dal 2026 le aliquote probabilmente scenderanno, ecco perchè conviene approfittarne ora.

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Bonus ristrutturazione o Ecobonus: le agevolazioni disponibili

A seconda del tipo di intervento, si può scegliere tra due agevolazioni fiscali: il Bonus Ristrutturazione e l'Ecobonus. La differenza principale è che il Bonus Ristrutturazione non dà limiti di prestazione energetica, mentre l'Ecobonus è vincolato al miglioramento dell'isolamento termico dell'abitazione. In entrambi i casi, la detrazione si ripartisce in dieci rate annuali e si richiede tramite la dichiarazione dei redditi.

Bonus Ristrutturazione

Il bonus prevede una detrazione del 50% per la prima casa e del 36% per la seconda, ma solo se la sostituzione degli infissi è parte di una ristrutturazione edilizia più ampia. In tal caso, i lavori devono rientrare in una delle seguenti categorie:

  • Manutenzione straordinaria (es. modifica dimensioni delle finestre).
  • Restauro o risanamento conservativo..
  • Ristrutturazione edilizia (es. interventi che modificano la distribuzione interna o migliorano la sicurezza e la funzionalità dell’edificio).
  • Il massimale di spesa coperto dal Bonus Ristrutturazione è di 96.000 euro per unità, con ripartizione della detrazione in 10 rate annuali.

Ecobonus

Chi desidera sostituire gli infissi per migliorare l'efficienza energetica della propria abitazione, anche senza intraprendere una ristrutturazione completa, può beneficiare comunque di un'agevolazione fiscale.

Le detrazioni applicabili sono le stesse del Bonus Ristrutturazione: 50% per la prima casa e 36% per la seconda. Tuttavia, è requisito fondamentale che i nuovi infissi contribuiscano a ridurre la dispersione termica. Per accedere all'agevolazione, i serramenti devono rispettare specifici parametri di trasmittanza termica (Uw), variabili in base alla zona climatica in cui è situato l'immobile.

Il limite massimo di spesa detraibile è fissato a 60.000 euro per ciascuna unità immobiliare.

Gli interventi ammessi nel Bonus Infissi 2025

Sostituzione di finestre e porte esistenti
I nuovi modelli devono essere più performanti in termini di isolamento termico e acustico.
Modifica delle dimensioni delle finestre
L’intervento sia parte di una ristrutturazione e non di una nuova installazione.
Installazione di vetri a bassa emissività
I nuovi modelli devono contribuire a ridurre la dispersione termica.
Sostituzione di persiane, tapparelle e scuri
L’intervento deve essere combinato con la sostituzione delle finestre.
Sostituzione di porte d’ingresso
Le nuove porte devono dare accesso diretto all’ambiente riscaldato e rispettare i parametri di trasmittanza termica previsti dalla normativa.
Tende da sole e schermature solari
L'intervento prevede l'installazione di tende, chiusure esterne (persiane, veneziane) o interne ( rulli avvolgibili) che devono essere certificate per il risparmio energetico. 

Come richiedere il Bonus Infissi 2025?

Per usufruire del Bonus Infissi 2025, è fondamentale seguire una procedura ben definita e presentare tutta la documentazione necessaria. La richiesta della detrazione avviene tramite la dichiarazione dei redditi.


  • Scegliere il tipo di bonus: Bonus Ristrutturazione se l’intervento rientra in una ristrutturazione edilizia; Ecobonus se riguarda solo la sostituzione degli infissi.
  • Pagare con metodo tracciabile: il pagamento deve essere effettuato tramite bonifico parlante in cui siano indicati la causale del versamento con riferimento alla normativa di detrazione fiscale, il codice fiscale del beneficiario, la partita IVA o il codice fiscale dell’azienda che esegue i lavori.
  • Conservare tutta la documentazione: in caso di eventuali controlli è necessario esibire le ricevute di pagamento, la dichiarazione di conformità degli infissi (solo per Ecobonus), l'asseverazione tecnica di un professionista (per Ecobonus), la ricevuta dell’invio all’ENEA (obbligatorio per Ecobonus).
  • Comunicare i dati dell’intervento al sito dell’ENEA (solo per Ecobonus), entro 90 giorni dalla fine dei lavori.
  • Inserire la detrazione nella dichiarazione dei redditi, ripartita in 10 rate annuali di pari importo.
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