I Giardini Reali di Venezia sono situati tra Piazza San Marco e il Bacino di San Marco con una meravigliosa veduta sulla Laguna. La storia dei Giardini risale al progetto di riforma dell’area voluta da Napoleone nel 1806, in seguito alla designazione da parte di Bonaparte delle Procuratie Nuove a Palazzo Reale. L’architetto Antolini realizzò i primi progetti per una residenza, che doveva essere dotata di un giardino da allestire su un terreno affacciato sul bacino di San Marco e occupato dai Granai di Terra Nova, utilizzati un tempo per il mercato del grano e piccole botteghe. Con la caduta di Napoleone e il ritorno degli austriaci a Venezia, i Giardini Reali furono oggetto di nuovi interventi ultimati nel 1817: il lato verso la laguna fu completato con una serra sul ponte della Zecca e nella parte opposta con una Coffee House in stile neoclassico. Nel 1857 il viale lungo la riva fu separato dai Giardini e aperto al pubblico mentre i Giardini restarono a uso esclusivo della Corte. I Giardini Reali vennero interamente aperti al pubblico e consegnati al Comune di Venezia il 23 dicembre 1920.
Ad agosto 2020 sono iniziati i lavori - che si concluderanno a giugno 2021 - per un intervento di ripristino urgente del muro di marginamento della Riva dei Giardini danneggiato dall’acqua alta con il restauro e consolidamento degli elementi lapidei della Riva e della balconata.
Il progetto vede coinvolti il Comune di Venezia in veste di committente, lo Studio di Ingegneria Andrea Marascalchi, e l’Impresa di costruzioni Sacaim (Gruppo de Eccher). Grande attenzione è stata prestata alla scelta dei prodotti da utilizzare per un restauro così prestigioso e conservativo. La resina epossidica fischer FIS EM Plus 390, con le barre filettate in acciaio inox, è uno dei prodotti fischer scelti per essere applicati nel cantiere. FIS EM Plus 390, ad alte prestazioni, è l’unico ancorante chimico sul mercato con vita utile in esercizio certificata fino a 100 anni. Applicabile con ferri da ripresa, riprese di getto e ancoraggi strutturali pesanti ha categoria di prestazione sismica C1 e C2 ed è capace di resistere alle azioni corrosive dell’acqua salata.