Capacità di carico e tenuta dei tasselli.

Se posizionato a parete o a soffitto, sul tassello intervengono forze differenti:

  • La trazione esercita una forza longitudinale sul tassello se viene utilizzato per la posa di controsoffitti.
  • Il carico a taglio interviene sul tassello in senso trasversale. È la forza che agisce perpendicolarmente sul tassello se questo, ad esempio, regge oggetti su superfici verticali. In caso di oggetti con maggiore profondità, interviene la forza obliqua.
  • La forza obliqua è una combinazione di trazione e carico trasversale che agisce sul tassello quando vengono fissati alla parete oggetti pesanti e/o sporgenti, come ad esempio dei pensili. Questa forza quindi non agisce sul tassello solo in senso perpendicolare verso il basso (carico trasversale), ma lo tira anche verso l’esterno dalla parete (trazione). L’intensità della forza obliqua dipende soprattutto dalle misure del carico interessato.

Queste forze vengono indicate in Newton, dove 10 Newton (N) corrispondono all’incirca a un chilogrammo. Per i pensili va tenuto sempre conto anche del peso aggiuntivo degli oggetti che verranno poggiati al di sopra, come stoviglie e altro. Un piatto di grandi dimensioni può raggiungere tranquillamente il peso di 1 kg.

Per ciascun tipo di tassello sulla confezione trovi indicati i dati circa la capacità di carico. Prendi il peso complessivo che deve essere fissato con il tassello come valore di riferimento nella tua scelta. Anche se il carico si distribuisce su più tasselli, è utile stare abbondanti nel calcolo.

Anche il materiale della parete influisce sulla capacità di carico del tassello: il calcestruzzo garantisce la miglior stabilità, seguito dai mattoni pieni. I mattoni semipieni e il calcestruzzo cellulare richiedono tasselli speciali a partire da carichi superiori a 30 kg. La massima capacità di carico viene raggiunta utilizzando il massimo diametro possibile per la vite che andrà nel tassello.

Ecco ad esempio la capacità di carico in kg del tassello universale UX su muratura composta da mattoni forati in laterizio:

Diametro del foro = 8 mm

Diametro del tassello = 8 mm

Lunghezza del tassello = 50 mm

Diametro della vite = diametro del tassello (8 mm) - 1 o 2 mm = 6-7 mm

Carico raccomandato su mattone semipieno in laterizio = 0,20 KN = 20 Kg circa

A titolo di riferimento generale, per i tasselli classici e universali si raccomanda di impiegare viti di 2 cm più lunghe rispetto ai tasselli impiegati.

Se hai dubbi sulle dimensioni di tassello e vite, consulta le schede tecniche di ogni prodotto presente a catalogo o contatta il nostra Assistenza Tecnica.

Come funzionano i diversi tipi di ancoranti?

Per attrito

La parte espandente dell’ancorante è spinta contro la parete del foro nei supporti in materiale pieno: i carichi di trazione esterni sono tenuti dalla forza di attrito. Il fissaggio induce tensioni nel foro durante l’inserimento.

Per ogni tassello di metallo è importante usare una appropriata COPPIA DI SERRAGGIO. Una CHIAVE DINAMOMETRICA deve essere impiegata per trasmettere la giusta forza di avvitamento.

Per forma o sottoquadro o geometria

La geometria del fissaggio si adatta perfettamente alla forma del substrato che deve presentare delle aree vuote per accogliere l’ancorante (o deve essere «intagliato» come nel caso delle viti da muratura o calcestruzzo).

Il fissaggio induce poco o non induce affatto tensioni nel foro durante l’inserimento.

Per adesione

Una resina collega il fissaggio con il supporto in materiale pieno sfruttando le rugosità del foro (purchè tali asperità siano pulite dalla polvere di foratura). Il fissaggio non induce tensioni nel foro durante l’indurimento

Stabilire la lunghezza del tassello.

La lunghezza adatta per il tassello dipende da molti fattori diversi. Ad esempio dal materiale di cui è fatto la parete e quali forze agiscono sul tassello. La cosa migliore sarebbe conoscere il materiale di cui è fatta la parete. 

In linea di principio, la stabilità aumenta con uno spessore e lunghezza maggiori di tassello e vite. Verifica sempre prima quale capacità di carico massima viene indicata per il tassello che impieghi. Trovi questa informazione sulla confezione, pertanto non dimenticare di conservare i tasselli nella scatola originale. Non solo: sul tassello stesso di solito viene riportato solo il diametro, non la lunghezza, che tuttavia è possibile misurare in tutta facilità con un righello o un calibro. 

Se vuoi acquistare i tasselli ma non sai di che materiale è fatto il supporto su cui li applicherai, puoi ricorrere per gran parte delle applicazioni ai tasselli universali UX, ai tasselli DuoPower o al tassello SX. Con questi tasselli, puoi considerare un carico raccomandato di 3 kganche in caso di materiali difficili come il calcestruzzo cellulare e con la dimensione minima di 5 mm di diametro e 25 mm di lunghezza. 

Con un carico di oltre 10 kg e materiale non noto, il tassello deve presentare almeno un diametro di 10 mm e una lunghezza di 60-80 mm. Questi dati tuttavia sono valori puramente indicativi. Vi sono infatti anche casi in cui solo gli ancoranti chimici sono in grado di garantire una solida tenuta.

Le distanze dal bordo e gli interassi. Come scegliere la posizione dei tasselli in gruppo o in vicinanza di bordi?

Affinchè il singolo tassello esprima la massima tenuta senza subire l‘influenza di bordi o altri fissaggi vicini bisogna rispettare opportune distanze a seconda dei casi.

Nelle murature e nei tasselli non certificati:

  • distanza dal bordo critica = 1 hef
  • interasse critico = 2 hef  e comunque non meno di 10 cm

Nei calcestruzzi con tasselli certificati:

  • distanza dal bordo critica = 1,5 hef
  • interasse critico = 3 hef
  • spessore supporto critico = 2 hef

Nei casi di fissaggio cosiddetto disturbato (cioè in posizione inferiore alla critica) bisogna prevedere delle riduzioni di carico ben proporzionate rispetto ai valori dichiarati massimi.

La resistenza delle viti. Quanto può resistere meccanicamente una vite che si abbina ad un tassello?

La resistenza di una vite di acciaio dipende da:

  • Sezione resistente (funzione del diametro del nocciolo e non della cresta)
  • Resistenza specifica del tipo di acciaio (vedi ad esempio la classificazione es. 5.8, 8.8, ecc.)

La classe di resistenza per le viti metriche è importante specie quando si utilizzano tasselli ad alta caricabilità come quelli chimici o meccanici in metallo filettati internamente. Ad es. se si usa una barra filettata non adeguata può essere che il carico impiegato causi la rottura o lo snervamento della vite portando al fallimento l‘applicazione

Cosa succede quando si eseguono delle applicazioni distanziate?

La flessione della vite se troppo elevata può portare a spostamenti dell‘oggetto con il rischio di deformazioni e rotture dell‘elemento installato.
Più lo sbalzo “e”  è elevato meno forza a taglio distanziato è sufficiente per causare una freccia “f” di grande entità. In facciata è accettabile spesso una freccia di 1mm.
Nei casi di supporti termicamente isolati la flessione può portare alla ovalizzazione del foro nel materiale isolante con il rischio di ingresso dell‘acqua quando piove.

Quali sono i tipi di carico in base alla loro natura?

  • Carico permanente (es: peso proprio)
  • Carico accidentale (es. sovraccarico esterno che grava sull'oggetto non costantemente)

Si considera leggero un carico che agisce sul tassello e non può creare gravi danni a cose o persone se il fissaggio viene meno.

Spesso il problema è capire quali sono i carichi accidentali e variabili che gravano o graveranno sull’oggetto da fissare:

  • Su una tettoia di 1-2 metri quadrati, sostenuta da una staffa, in certi periodi dell’anno la neve può pesare di più della struttura stessa.
  • Se si fissa una balaustra, a seconda dei casi previsti dalla legge, bisogna che la stessa possa resistere alla spinta di almeno 100 kg per metro lineare considerati alla quota di 1,20 mt.
  • Se si vuole trattenere un gazebo all’esterno, questo può essere facilmente soggetto ad una spinta del vento di 80 kg al metro quadro.
  • Nel fissaggio di un sacco da box non è solo importante il suo peso bensì il carico dinamico che proviene dal pugno e si scarica sull’attrezzo. La forza che grava sul sacco può essere facilmente salire di 100- 200 kg. Appenderesti ora tale attrezzo al solaio su una pignatta in laterizio semivuoto con una ancoretta di metallo?

L'effetto leva. Cosa prestare attenzione quando si fissano mensole e pensili?

Quando il carico X agente sul braccio orizzontale di una mensola è distanziato dal muro, sul tassello superiore può agire una forza anche ben maggiore di quella applicata sulla staffa stessa. Questo è dovuto all’effetto leva che la staffa esercita sull’ancoraggio. In pratica la forza di trazione che agisce sul tassello è uguale alla forza X moltiplicata del rapporto tra la lunghezza del braccio orizzontale e quella del braccio verticale (es: 3:1, 4:1; 5:1).

Prestare quindi attenzione al rapporto tra i bracci della mensola e confrontare la risultante Y con il valore indicato nelle tabelle dei carichi disponibili per ogni tassello specifico in base al tipo di supporto.

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