È sempre bene avere in casa dei tasselli per tutti i tipi di materiali, come ad esempio DUOPOWER o UX, che possono essere impiegati nel calcestruzzo, in mattoni pieni o semipieni. Questi prodotti possono reggere carichi che variano, in funzione della dimensione del tassello e del materiale della parete, da 4 kg (UX 5x30 nel calcestruzzo cellulare) fino a 530 kg (DuoPower 14x70 nel calcestruzzo).
Il calcestruzzo e il mattone pieno offrono le migliori condizioni per un’elevata capacità di carico: su questi materiali anche i tasselli di piccole dimensioni possono reggere fino a 20-30 kg, dove il calcestruzzo offre una tenuta leggermente maggiore rispetto al mattone pieno.
Il calcestruzzo può essere facilmente fessurato se viene sollecitato a trazione o flessione.
In tal caso secondo la normativa bisogna usare dei fissaggi idonei a lavorare in fori che potenzialmente si «aprono» sotto il carico (es. tasselli a sottosquadro o a vite per calcestruzzo oppure resine chimiche con idonea adesione verificata).
A partire da circa 150 kg di carico valuta invece l’uso di un ancoranti per carichi pesanti, come le resine ad iniezione, ad esempio la cartuccia FIS C700 / T-BOND e barre filettate FIS A.
I fissaggi metallici a espansione (tipo SBS) sono particolarmente adatti per calcestruzzo non fessurato o per mattoni pieni.
I mattoni forati e semipieni possono essere realizzati in silicato di calcio o laterizio. Le applicazioni su mattoni forati e semipieni possono creare qualche difficoltà in quanto non è sempre facile riconoscere se, forando con il trapano, ci si trova in una posizione in cui sarà garantita la tenuta da parte del fissaggio. Trapanando potrai riconoscere la posizione del foro rispetto agli spazi vuoti del mattone quando, a partire da una certa profondità, la resistenza si farà improvvisamente minore. Per i fissaggi con funzionamento a espansione (come ad esempio il tassello SX), è importante che il tassello si espanda in corrispondenza delle creste (parti piene) e non delle parti vuote.
Per un utilizzo semplice si prestano il tassello DuoPower (capacità di carico max. da 13 kg a 70 kg), il tassello universale UX (capacità di carico max. da 20 kg a 60 kg) e il tassello SX Plus (capacità di carico max. da 7 kg a 50 kg).
Per il fissaggio di carichi pesanti sono necessari la resina ad iniezione (tipo FIS V), un tassello a rete (FIS HK) o a calza (HN) e una barra d’ancoraggio
I pannelli sono materiali da costruzione di spessore ridotto che possono essere prodotti con molti tipi di impasto - per esempio pannelli in cartongesso tradizionale, pannelli in fibra di cellulosa aggregata nel gesso o pannelli con fibre di vetro disperse.
La massima capacità di carico in pannelli in gesso e intercapedini la offre il tassello fischer DUOTEC. Si tratta di un fissaggio basculante in nylon per intercapedini e lastre. Viene infilato dietro il pannello, dopo aver eseguito un piccolo foro, e qui posizionato perpendicolarmente così che possa fungere da àncora per una vite con filettatura a piacere. La capacità di carico raccomandata è compresa tra circa 17 e 75 kg a seconda del materiale e dello spessore del pannello.
Un’altra soluzione molto valida è il tassello DuoBalde, il fissaggio autoforante bicomponente a installazione ultrarapida: grazie alla punta in metallo che ricorda l’estremità di un siluro, non è necessario realizzare il preforo. All’inserimento della vite truciolare, la punta metallica viene poi espulsa dal tassello: quando la sentirai cadere nel vuoto retrostante, saprai che la vite è avvitata sino in fondo.
Il peculiare punto di forza del tassello per cartongesso GK è invece l’accessorio di montaggio incluso nella dotazione, grazie al quale non è necessaria la preforatura con pannelli fino a 15 mm di spessore. La versione GKM offre un tassello metallico autoforante.
Il fissaggio metallico per lastre e pannelli HM richiede una pinza di montaggio ed è particolarmente adatto per filettature metriche fino a M8 e pannelli da 3 a 50 mm. Diversamente dai tasselli illustrati in precedenza, si tratta quindi di un tassello a espansione.
Per i tasselli per materiali isolanti o sistemi compositi di isolamento termico (ETICS) occorre distinguere tra prodotti per il fissaggio dell’isolamento stesso alla muratura, e prodotti per il fissaggio di oggetti sull’isolante.
I fissaggi per l’isolamento hanno all’estremità un supporto ampio (rondella) che tiene l’isolamento fissato alla parete esterna da isolare. Per fissare invece oggetti su pareti con isolamento, in base al materiale e al tipo di impiego, sono necessari degli ancoraggi lunghi (“distanziati”, in grado di oltrepassare lo spessore dell’isolamento per raggiungere la muratura, o tasselli “a spirale” da avvitare direttamente nel materiale isolante.
Quindi per prima individua quanto è spesso lo strato di isolamento. Nella maggior parte dei casi le pareti esterne presentano strati isolanti di 12-14 cm, che di per sé sono in grado di supportare solo pesi limitati. In funzione del materiale isolante, dovrai quindi impiegare appositi tasselli con un sistema di montaggio distanziato.
Il fissaggio Thermax di fischer si adatta bene a questo utilizzo. Il suo sistema di montaggio distanziato consente di attraversare il materiale isolante con una barra filettata molto lunga per sfruttare la capacità di carico della parete sottostante. In funzione dello spessore dell’isolamento, il tassello può essere regolato in modo da risultare perfettamente allineato a filo della superficie esterna. Questi tasselli rappresentano la soluzione ideale per attraversare materiali non portanti con uno spessore compreso tra 45 mm e 240 mm e reggere lampade o climatizzatori, dove la testa del tassello protegge l’isolamento.
In alternativa, oggetti medio-leggeri, come lampade, campanelli, cassette postali e wallbox possono essere ancorate direttamente nell’isolamento mediante il tassello FID II e FID II Plus che, grazie alla sua spirale filettata, permette il fissaggio di carichi leggeri su pannelli isolanti in polistirolo o poliuretano.
Per il suo ridotto peso e la facilità di lavorazione, il calcestruzzo cellulare è un materiale da costruzione molto apprezzato. E’ un materiale che offre grande stabilità a fronte di sollecitazioni di superficie, tuttavia, forature e ancoraggi errati possono causare l’indebolimento del supporto con conseguenti fratture del materiale.
Per applicazioni nel calcestruzzo cellulare si sono ben affermati gli appositi ancoranti, i tasselli per calcestruzzo aerato. In alternativa è possibile verificare da scheda tecnica se altri prodotti, come i tasselli ad alte prestazioni o i tasselli universali, possono essere utilizzati su calcestruzzo cellulare. Ad esempio, fischer DuoPower e SXRL godono di questa caratteristica.
Se invece hai bisogno di un prodotto specifico per calcestruzzo cellulare, il tassello per calcestruzzo aerato fischer GB è perfetto: le nervature esterne fanno sì che il tassello penetri nella parete mantenendo una tenuta perfetta. Dopo aver praticato un preforo, basta spingerlo all’interno con un martello. È perfetto per fissare carichi di 20-40 kg quali lampade, scaffali a muro, tracce di cavi e binari per tende. Lo trovi con diametro da 8 mm, 10 mm e 14 mm. Questo tassello va utilizzato esclusivamente in combinazione con viti per legno.
L’ancorante fischer FPX-I per calcestruzzo cellulare è perfetto per la posa di controsoffitti o tracce di cavi, canali di aerazione e tubature. La capacità di carico raccomandata è di circa 43 kg. Altri ambiti di applicazioni sono ad esempio ringhiere o pensili da cucina. Questo tipo di ancorante viene impiegato insieme a viti metriche (da M6 a M12).
FPX-I è facile e veloce da installare: viene prima inserito con un martello dentro il foro e successivamente stretto con un inserto esagonale. A tal scopo ci si può aiutare con un avvitatore a batteria o una chiave a cricco. Le quattro pratiche alette espandenti del tassello evitano che l’ancorante giri a vuoto nel foro senza trovare appiglio.Fissare carichi ai solai spesso non è un’impresa facile, perchè si stratta di una struttura composita, per cui occorre individuare se si sta utilizzando la parte portante (trave/travetto pieno) o quella di riempimento.
Se si fissa qualcosa sulla porzione di riempimento è necessario che la forza che grava sull’oggetto non sia molto elevata (sì un lampadario leggero, no un sacco da box).
La cappa collaborante in calcestruzzo armato, che viene gettata sulla sommità del solaio (in genere dello spessore di 4-5 cm) è considerato un buon supporto per il fissaggio.